Sara Brillanti – Morte
Si nasce per morire, siamo sempre pronti all’inizio e mai alla fine.
Si nasce per morire, siamo sempre pronti all’inizio e mai alla fine.
Con la morte si finisce in un’altra dimensione: da quella verticale all’orizzontale.
Potranno dirmi che non ci sei più, che non mi parlerai e mi guarderai più, ma il tuo viso e la tua voce sono sempre vivi dentro di me. Passano i mesi e gli anni, ma ciò non cambia, io non ti dimentico.
La morte è il mio mestiere, ci guadagno da vivere, ci costruisco la mia reputazione professionale. Io tratto la morte con la passione e la precisione di un becchino: serio e comprensivo quando sono in compagnia dei familiari in lacrime, ma freddo osservatore quando sono solo. Ho sempre pensato che il segreto nel trattare con la morte consistesse nel tenerla a debita distanza. Questa era la regola: non permetterle di avvicinarsi sino a sentirne il fiato sul collo.
Quando morirò, voglio esserci anch’io.
Le dita scheletriche della Morte non sono lorde del sangue degli individui, ma della loro rassegnazione!
Una persona annega in alto mare, una annega in un bicchier d’acqua. Ma entrambi muoiono.