Charles Bukowski – Morte
Fiutavo la morte nell’aria, e adesso che la fiutavo non ero poi così sicuro che avesse un buon profumo.
Fiutavo la morte nell’aria, e adesso che la fiutavo non ero poi così sicuro che avesse un buon profumo.
Spesso lo stato della cucina riflette lo stato della mente. Gli uomini confusi e insicuri, d’indole remissiva, sono dei pensatori. Le loro cucine sono come le loro menti, ingombre di rifiuti, stoviglie sporche, impurità, ma essi sono coscienti del loro stato mentale e ne vedono il lato umoristico. A volte, presi da uno slancio focoso, essi sfidano le eterne deità e si danno a metter ordine nel caos, cosa che a volte chiamano creazione; così pure a volte, mezzo sbronzi, si danno a pulire la cucina. Ma ben presto tutto torna nel disordine e loro a brancolare nelle tenebre, bisognosi di pillole e preghiere, di sesso, di fortuna e salvazione. L’uomo con la cucina sempre in ordine è, invece, un maniaco. Diffidatene. Lo stato della sua cucina e quello della sua mente coincidono: costrui, così preciso e ordinato, si è in realtà lasciato condizionare dalla vita e la sua mania dell’ordine, dentro e fuori, è solo un avvilente compomesso, un complesso difensivo e consolatorio. Basta che l’ascolti per dieci minuti e capisci che lui, in vita sua, non dirà mai altro che cose insensate e noiose. È un uomo di cemento. Vi sono più uomini di cemento, al mondo, che altri. Sicché: se cerchi un uomo vivo, dà un’occhiata alla sua cucina, prima, e ti risparmierai un sacco di tempo.Ora, la donna con la cucina sporca è un’altra questione: dal punto di vista maschile. Se non lavora altrove e non ha figli, la pulizia o la sporcizia della sua cucina sono quasi sempre (con qualche eccezione) in proporzione diretta all’affetto che nutre per te. Alcune donne hanno teorie su come salvare il mondo ma non son buone a lavare una tazzina di caffè. Se glielo fai osservare ti rispondono: “lavare tazzine non è importante”. Purtroppo, lo è. Specie per un uomo che ha lavorato otto ore filate, magari dieci, con lo straordinario, a una fresa o a un tornio. S’incomincia a salvare il mondo salvando un uomo alla volta. Tutto il resto è magniloquenza romantica o politica.
Il fatto è che prendere il culo e portarlo un po fuori da qui mi…
La morte può diventare oggetto di un ardore cieco, di una fame come quella dell’amore.
Non ucciderei mai un uomo: non tanto perchè sia un uomo degno di vita, quanto perchè non ucciderei mai.
Le lacrime solcano il tuo viso, e anche se materialmente il tuo amico non c’è più accanto a te, ti rimarrà sempre nel tuo cuore e nei tuoi pensieri, e fino a quando tu avrai ricordi e sogni, lui vivrà sempre accanto a te.
Intanto finché il Fato lo consente, stiamo uniti nell’amore: presto verrà la Morte con il capo coperto di tenebre.