Giampiero Piovesan – Morte
la vita è come un filo, la morte è come una forbice.
la vita è come un filo, la morte è come una forbice.
Quando nasci, più che un maschio o una femmina, per il sistema nasce uno studente ignorante, un consumatore, un contribuente, un vecchio da mantenere e da seppellire.
Vorrei volare verso l’infinito con le lacrime di dolore sul mio viso. La mia anima, che guarda dolcemente miei ricordi, vuole continuare a volare e a credere innalzando una nuova via. Ho vissuto e donato già tanto a questo mondo, alla fine non mi resta altro che andarmene, però prima ho scelto il colore della mia alba, del mio tramonto. Sarò più lontana di tanta sofferenza che mi soffoca l’anima.
È inutile lamentarsi sopra una tomba; e il passato è come una tomba che non rende più i suoi morti.
Sfruttava in modo perverso e malvagio le notizie che apprendeva.
L’uomo dovrebbe essere tumulato nella propria cantina. È lì che dimora la sua storia.
Giace il cavallo al suo signore appresso,giace il compagno appo il compagno estinto,giace il nemico appo il nemico, e spessosu’l morto il vivo, il vincitor sul vinto.Non v’è silenzio e non v’è grido espresso,ma odi un so che roco e indistinto:fremiti di furor, mormori d’ira,gemiti di chi langue e di chi spira.