Socrate – Morte
Perché vi disperate? Non sapevate che dal giorno in cui sono nato, la natura mi ha condannato a morire? Meglio farlo in tempo, col corpo sano, per evitare la decadenza.
Perché vi disperate? Non sapevate che dal giorno in cui sono nato, la natura mi ha condannato a morire? Meglio farlo in tempo, col corpo sano, per evitare la decadenza.
Vita per vita. Non la rivedranno più.
Vergogna. Ma che cosa si cela nei cuori così pieni di odio e cattiveria di costoro? Era un tenero germoglio che si apprestava a diventare un albero imponente. Era un battito forte che scandiva il tempo con il sorriso sincero, forte della gioventù. Era un’anima nobile che teneva una sana vita: la sua! Non aveva atteggiamenti dannosi, non apparteneva alla violenza, desiderava forse essere amato e accettato, lui era un bambino tranquillo che aveva i suoi timori, le sue paure, le sue fragilità, problemi che si hanno a quell’età, aveva il diritto e il dovere di crearsi una propria vita, qualsiasi immagine rappresentava era sua scelta, ma qualche branco di pecore arrabbiate con loro stessi l’ha preso di mira colpendolo forte nel suo orgoglio, ferita che per lui è stata mortale. Oggi è un corpo senza battito, un’anima ferita, un germoglio maltrattato che è stato sradicato dalla sua terra, allontanato dall’Amore dei suoi cari, il suo gesto sconvolge ogni regola, assurda irragionevole, non rimarrà impunito. Nessuna legge condanna quando la vita stessa e questo peccato non sarà lasciato impunito. Se dentro vi canta un grande amore per la vita non sopprimetelo dateci un cielo azzurro dove lui possa volare.
Nonni cari,che tanto mi avete amato,mi mancate così tanto che vi cerco in ogni luogo…e non mi accorgo che mi siete sempre accanto,siete qui nel mio cuore,a scaldarmi con il tepore del vostro unico grande Amore.
Ogni ora pensa come debbi fare la sezzaia (NdT: ultima) ora che viverai; – e pensa sempre de la morte.
Tutto ciò che scorre è vita, l’immobile è morte.
Se non mi uccido è perché anche la morte m’è indifferente.