Antonio Curnetta – Morte
Perché avere paura dei morti? I morti possono al massimo suggestionare. Ma sono i vivi che rompono i coglioni.
Perché avere paura dei morti? I morti possono al massimo suggestionare. Ma sono i vivi che rompono i coglioni.
Parole che giungono al cuore facendolo sanguinare, prostrato agli accadimenti passati, ma con la radiosa speranza di bellissimi momenti futuri. Il cerchio si chiude nell’attesa della nuova resurrezione, così com’è per le stagioni che sottomettono la natura ma che l’accarezzano con i loro contributi d’amore per spalancare le porte del cuore ad un tempo migliore!
Amo il timido e delicato sole d’inverno. E se in estate “picchia”, d’inverno accarezza.
Fra tutti i sogni nel cassetto, l’amore è il più complicato da realizzare. Il cassetto si trova sempre nel mobile di qualcun altro.
Non è un caso che i contadini siano quasi sempre persone dal carattere umile. Chi si confronta ogni giorno con la bellezza e la grandezza della natura, non può che sentirsi piccolo ed essere rispettoso. Quindi se vi capitasse di conoscere una persona superba, non mandatela a quel paese, mandatela in campagna: potreste salvarla.
La vera forza di una persona è nella sua serenità interiore. Chi non ha nemici dentro, non ne ha neppure fuori.
Odio una sola cosa della vita: la morte. Forse la odio proprio perché non fa parte della vita, ma ne è la fine.