Roberto Parmeggiani – Morte
C’è una presenza nell’assenza, quando impari a vedere e sentire con il cuore!
C’è una presenza nell’assenza, quando impari a vedere e sentire con il cuore!
La morte di una persona amata non è mai una cosa naturale: è sempre un omicidio, un vero e proprio furto. È come perdere un arto: non ci si può rassegnare.
La vita è un’opera d’arte, in cui, la morte… è il suo capolavoro più atroce e riuscito.
La maggior parte di noi nasce con l’aiuto del medico e muore allo stesso modo.
Di qui a cent’anni, tanto varrà il lino quanto la stoppa.
La morte è terribile, sta sempre in agguato, sembra quasi che non aspetti altro che portarti via.
Mi piacerebbe di essere sepolto così, ai piedi del vecchio campanile di San Berardo, a Pescina, con una croce di ferro appoggiata al muro e la vista del Fucino in lontananza.