Paul Mehis – Morte
Penso che manterrò sempre uno splendido rapporto con la mia Morte… Finche sarò Vivo.
Penso che manterrò sempre uno splendido rapporto con la mia Morte… Finche sarò Vivo.
Per togliere la pena di vita a molti bisognerebbe dare la pena di morte a qualcuno.
È nel corpo degli uomini la tomba del cibo animale.
“La morte è, insieme alla nascita, il momento più importante a cui un” essere vivente “è chiamato”; a tanti mette paura, angoscia, tormento poiché si è attaccati al proprio “guscio carnale” ma, come alcuni animali fanno la muta per trasmigrare in un’altra “corazza” così l’anima fa con il nostro corpo mortale.La vita: esistere in un dato periodo temporale, in un casuale intervallo spazio tempo, ci permette di vivere l’esperienza terrena.Dobbiamo capire che il nostro effimero passaggio è la somma di tanti passaggi.Così è… così sarà; sino alla fine dell’evoluzione della materia organica ed inorganica.La non materia è l’elemento più evidente che ci permette di capire che come un albero “vive sopra, così sotto…”… così sopra, così sotto…Il buio annebbia i nostri occhi solo se non siamo capaci di aprirli e di osservare l’evidente che è dentro noi…Prima o poi capiremo. Tutti.
Quando la morte l’hai vista in faccia, la vita assume un significato diverso.
Ci sono due grandi delusioni quando a lasciarci è un personaggio famoso: la prima riguarda la mancanza delle sue opere e della sua arte; la seconda, credo più drammatica, riguarda il fatto di farci dimenticare la dipartita di persone comuni, non popolari, che vivono senza nemmeno essere considerati, come se la loro esistenza e sofferenza sia qualcosa di assolutamente superficiale!
Il pianto offusca le proprie colpe e permette di accusare, senz’obiezioni, il destino.