Carlo Peparello – Morte
Scompaiono cose e persone e ci rimangono solo ricordi come tiepide illusioni.
Scompaiono cose e persone e ci rimangono solo ricordi come tiepide illusioni.
La morte è solo un cambio di dimora, ci si trasferisce nel corpo, nel cuore e nell’anima di chi più ci ha amato, ed è proprio quella Persona a donare continuità a quella vita materialmente finita.
Quel giorno ha tagliato la mia vita, non è stato un passaggio dal quale si ripassa, il cuore ha sobbalzato e sè fermato.
Non riesco a concepire un Dio che premi e castighi le sue creature o che sia dotato di una volontà simile alla nostra. E neppure riesco né voglio concepire un individuo che sopravviva alla propria morte fisica; lasciamo ai deboli di spirito, animati dal timore o da un assurdo egocentrismo, il conforto di simili pensieri. Sono appagato dal mistero dell’eternità della vita e dal barlume della meravigliosa struttura del mondo esistente, insieme al tentativo ostinato di comprendere una parte, sia pur minuscola, della Ragione che si manifesta nella Natura.
È meglio morire in piedi che vivere sulle ginocchia.
Non è dalla morte che si giudica qualcuno ma da quel che è stato durante la vita.
La donna lo ha per vizio: dare all’uomo eterno supplizio.