Solone – Morte
Non definire un uomo felice finché non muore: tutt’al più, egli è fortunato.
Non definire un uomo felice finché non muore: tutt’al più, egli è fortunato.
Tra me e me dicevo che anche la morte del corpo a giudicare da quello che avevo visto, era in sé una punizione sufficiente, assolveva tutto.
Meno male che non si pensa alla morte, altrimenti non si avrebbe alcuna ambizione.
Si muore anche di silenzio. Le parole taciute finiscono per soffocarti.
Lui è morto, ha portato via con se il caldo, il sole. Io non lo so cosa c’è dopo la morte, so solo perchè mi ha rubato l’amore, adesso sono incavolata nera con lei, perchè lui era mio, perché me l’ha strappato dalle mani, forse dovrò saldare questo debito con la signora nera, forse capirà la mia rabbia, ma quando la incontrerò di sicuro mi restituirà ciò che è mio, allora lo sarà per sempre.
In ultima analisi potrei fare a meno di me.
Morte, parola subdola della vita. Non ci sarebbe vita se non ci fosse la morte, non ci sarebbe morte se non ci fosse la vita.