Lev Nikolaevic Tolstoj – Morte
Tutto quello che desiderava erano sei piedi di terra.
Tutto quello che desiderava erano sei piedi di terra.
“La morte è, insieme alla nascita, il momento più importante a cui un” essere vivente “è chiamato”; a tanti mette paura, angoscia, tormento poiché si è attaccati al proprio “guscio carnale” ma, come alcuni animali fanno la muta per trasmigrare in un’altra “corazza” così l’anima fa con il nostro corpo mortale.La vita: esistere in un dato periodo temporale, in un casuale intervallo spazio tempo, ci permette di vivere l’esperienza terrena.Dobbiamo capire che il nostro effimero passaggio è la somma di tanti passaggi.Così è… così sarà; sino alla fine dell’evoluzione della materia organica ed inorganica.La non materia è l’elemento più evidente che ci permette di capire che come un albero “vive sopra, così sotto…”… così sopra, così sotto…Il buio annebbia i nostri occhi solo se non siamo capaci di aprirli e di osservare l’evidente che è dentro noi…Prima o poi capiremo. Tutti.
Una persona non muore mai davvero, se nel ricordo… rimane ancora viva.
Questo solo capì. Di essere caduto nella tenebra. E nell’istante in cui seppe, cessò di sapere.
I codardi muoiono mille volte, i coraggiosi una volta sola.
Sono come la morte con la falce. Con facilità lascio crescere la vita e concedo fiducia e con altrettanta facilità spazzo via tutto ciò che non serve più davanti al mio cammino.
Quando amiamo veramente qualcuno, neppure la morte può strapparcelo dal cuore.