Arturo Graf – Morte
Se non fosse la morte, quasi non sarebbe poesia nella vita.
Se non fosse la morte, quasi non sarebbe poesia nella vita.
Se non avessi il senso dell’umorismo mi sarei suicidato molto tempo fa.
Parole che giungono al cuore facendolo sanguinare, prostrato agli accadimenti passati, ma con la radiosa speranza di bellissimi momenti futuri. Il cerchio si chiude nell’attesa della nuova resurrezione, così com’è per le stagioni che sottomettono la natura ma che l’accarezzano con i loro contributi d’amore per spalancare le porte del cuore ad un tempo migliore!
Nella storia dei tempi la vita è soltanto un’ebrietà, la Verità, è la Morte…
In punto di morte l’ultimo pensiero è riservato alla violenza incontrollabile del sesso.
Abito in un corpo libero dai vantaggi dell’eternità. Trascino una legione di vermi da quando son nato e godo grazie a Dio, di una cattiva reputazione, quella che rende affascinanti tutti i perdenti.
Condannare l’eutanasia quando il dolore è degli altri è troppo facile.