Ernst Jünger – Morte
Vivere significa ribadire la propria forma. In questo senso il morire è l’azione estrema.
Vivere significa ribadire la propria forma. In questo senso il morire è l’azione estrema.
Un giorno di me resteranno le parole e i pensieri che non ho voluto portar via.
A te, che davanti intravedi solo un camminoLungo e doloroso da percorrere,Che senti l’anima vuota per quella ferita latentee nella tua mente si aggirano mille perché?A te, che trascorri le notti insonniConsumate dalle lacrime, invase da quei ricordi che ti univano aQuella persona cara e che non riesci più a mandare via.A te, che sei convinto che tutto sia finito,Che non ci sia speranza alcuna:”Asciuga il tuo pianto e Rallegrati come un bambino!”Perché solo quando avrai accettato la loro partenzaconoscerai la gioia del loro ritorno,e con loro intraprenderai un nuovo viaggioAvvolto dall’amore e la serenitàPer tutta l’eternità; pertantoAsciuga il tuo pianto e Rallegrati come un bambino!
Senza la morteil tempo, la crescitail mutamento non esistono.
Si dicono cose carine della gente ai loro funerali, questa é un’eventualità che mi rende molto triste, perché capisco che perderò i miei tra pochi giorni.
Nella vita esiste qualcosa di molto più brutto della morte fisica. La morte dell’anima.
La morte è dolce a chi la vita è amara.