Vittorio Alfieri – Morte
Bisogna veramente che l’uomo muoia perché altri possa appurare, ed ei stesso, il di lui giusto valore.
Bisogna veramente che l’uomo muoia perché altri possa appurare, ed ei stesso, il di lui giusto valore.
L’unica strada che conosco per certo e sono sicura che la vita mi ci porterà di sicuro è la morte! E quella è una strada che nessuno perde, a voglia a dire aspetta, quella arriva e del tuo aspetta se ne sbatte!
La fine della vita è un mistero uguale a quello della nascita: chiedersi cosa c’è dopo la morte è come chiedersi cosa c’era prima.
In fondo, non è così male morire per chi… non ha mai conosciuto la gioia di vivere.
E ti ricorderò così.Con quei fili d’erba illuminati dal sole, verdi smeraldi ch’erano gl’occhi tuoi.Con la vita nei sorrisi, e l’amore delle parole.E ti ricorderò così, mentre è Natale, e tu tieni sempre il banco, e dici di avere tutte le cartelle, quando invece ne hai comprate solo tre.Mentre è Natale, e mescoli tutti i numeri nel sacchetto, urlando “schiattordici” invece che quattordici.E ricorderò, che è veramente tutto surreale.Il giorno prima ci sei, ed il giorno dopo esali l’ultimo respiro.Nonno, continuerai a respirare nel cuore di chi ti ama ancora.Nel mio respirerai sempre.
Gli uomini muoiono e non sono felici.
Eravamo seduti ad un tavolo in un pub piuttosto carino con un bicchiere di whisky e una sigaretta, quando a un certo punto Frank mi chiese “Ivan, che vorresti dire alla morte quando verrà a portarti con sé?” Presi un sorso, poi posai il bicchiere, feci un gran sospiro e gli dissi “Ce ne hai messo di tempo, brutta cagna!”