Giorgia Stella – Musica
Le parole producono suoni. Gli sguardi compongono melodie.
Le parole producono suoni. Gli sguardi compongono melodie.
Per tutta la mia vita ho oltrepassato il limiteNon so che cosa sto facendoTutto quello che so è che non mi voglio fermareTutto agitato, continuerò finché non cadròChe tu sia con me o che tu voglia starmi tra i piedi, non farlo,Non mi voglio fermare.
Lascia scivolare via tutto quello che interferisce con la tua serenità. E trattieni solo ciò…
Picchia! Senti come picchia sulle corde! Sembra che sia la sua unica ragione di vita, il palco il suo Paradiso…
È la miseria il prezzo che paga chi è senza fantasia!
Il blues è l’unica consolazione delle disillusioni e sofferenze su cui contare, perché consola anche dal bisogno di essere rincuorati, consolati. Ha un ritmo coinvolgente, scazonte come il passo di uno zoppo che si muove a passo di danza, che parte da un motivo semplice, una rima incatenata, alternandosi, potenzialmente all’infinito, come le terzine di un poema dantesco, e alla fine si cade sempre in piedi sul primo accordo, come un gatto che cade dal tetto, sulla strada che poi si trasforma in un altro tetto per un altro giro…
La musica moderna ci fa sognare il futuro e la vecchia musica ci fa rivivere il passato.
Per tutta la mia vita ho oltrepassato il limiteNon so che cosa sto facendoTutto quello che so è che non mi voglio fermareTutto agitato, continuerò finché non cadròChe tu sia con me o che tu voglia starmi tra i piedi, non farlo,Non mi voglio fermare.
Lascia scivolare via tutto quello che interferisce con la tua serenità. E trattieni solo ciò…
Picchia! Senti come picchia sulle corde! Sembra che sia la sua unica ragione di vita, il palco il suo Paradiso…
È la miseria il prezzo che paga chi è senza fantasia!
Il blues è l’unica consolazione delle disillusioni e sofferenze su cui contare, perché consola anche dal bisogno di essere rincuorati, consolati. Ha un ritmo coinvolgente, scazonte come il passo di uno zoppo che si muove a passo di danza, che parte da un motivo semplice, una rima incatenata, alternandosi, potenzialmente all’infinito, come le terzine di un poema dantesco, e alla fine si cade sempre in piedi sul primo accordo, come un gatto che cade dal tetto, sulla strada che poi si trasforma in un altro tetto per un altro giro…
La musica moderna ci fa sognare il futuro e la vecchia musica ci fa rivivere il passato.
Per tutta la mia vita ho oltrepassato il limiteNon so che cosa sto facendoTutto quello che so è che non mi voglio fermareTutto agitato, continuerò finché non cadròChe tu sia con me o che tu voglia starmi tra i piedi, non farlo,Non mi voglio fermare.
Lascia scivolare via tutto quello che interferisce con la tua serenità. E trattieni solo ciò…
Picchia! Senti come picchia sulle corde! Sembra che sia la sua unica ragione di vita, il palco il suo Paradiso…
È la miseria il prezzo che paga chi è senza fantasia!
Il blues è l’unica consolazione delle disillusioni e sofferenze su cui contare, perché consola anche dal bisogno di essere rincuorati, consolati. Ha un ritmo coinvolgente, scazonte come il passo di uno zoppo che si muove a passo di danza, che parte da un motivo semplice, una rima incatenata, alternandosi, potenzialmente all’infinito, come le terzine di un poema dantesco, e alla fine si cade sempre in piedi sul primo accordo, come un gatto che cade dal tetto, sulla strada che poi si trasforma in un altro tetto per un altro giro…
La musica moderna ci fa sognare il futuro e la vecchia musica ci fa rivivere il passato.