Joe Cocker – Musica
Beh, col passare degli anni ho assemblato una scuderia di canzoni per le quali sono conosciuto e che non mi sono mai stancato di cantare.
Beh, col passare degli anni ho assemblato una scuderia di canzoni per le quali sono conosciuto e che non mi sono mai stancato di cantare.
La musica, un linguaggio universale che disseta l’anima.
La musica ha la forza di strapparci una lacrima, ha il potere di farci sorridere, ha un collegamento diretto con i ricordi che vivono nel cuore. La musica è vita.
Per noi musicisti le opere di Beethoven sono come la nube o la colonna di fuoco che guidò gli israeliti attraverso il deserto.
La fine di un sorriso, che in me resta infinito chiamato mamma. Il dolore è percepire te che non puoi più opporti alla fine del tuo tempo, impassibile te ne stai chiusa nelle tue paure scandite solo dal lento tempo che avanza logorando il tuo essere, ma tanto a te che importa. Non c’è niente che puoi fare, sola, lo sguardo fisso all’ignoto; non c’è parola che susciti in te nessun sorriso, per compagnia solo quell’ultimo rantolo che ti porterà via la vita. E intanto suona dentro te la tua musica, mentre il film che appartiene al tuo vissuto attraversa i tuoi occhi, una lacrima senza criterio si lancia giù dai tuoi occhi, solcandoti il viso per quell’ultima volta, come a giustificarti con noi, quanti rammarichi, quanto avevi ancora voluto vedere, quante cose da fare, ma il dolore smisurato si è impadronito del tuo cuore, il tuo cervello, non da ormai più nessun cenno, non saprò mai se fino all’ultimo hai riconosciuto noi, i tuoi figli che circondavano il tuo fragile corpo, intanto scende la notte e, muto un grido si fa strada dentro me, un grido che non avrà mai un perché, che sa che domani sarà un triste silenzio senza di te mamma.
Una registrazione è un concerto senza sale e un museo dove il curatore è il proprietario.
Cantare adesso rimane la cosa che mi rende più felice.