Antonio Piazzolla – Musica
La vera musica è morta da un pezzo e nessuno le ha fatto il funerale.
La vera musica è morta da un pezzo e nessuno le ha fatto il funerale.
Certe volte penso che non c’è nulla per cui vivere.Quasi crollo e piango. Certe volte penso di esser pazzo. Sono pazzo, oh così pazzo. Perché sono qui? Sto solo sprecando il mio tempo? Ma poi vedo la mia bambina, e all’improvviso non sono più pazzo. Tutto ha un senso quando guardo nei suoi occhi.
Saltellare fra le note, anche questa un’arte che crea un ponte fra la musica e l’espressività corporea. Il ritmo è quanto di più magico accade in un corpo dove l’anima, il cuore, il respiro, il movimento hanno una loro armonica espressione troppo spesso mortificata dall’abitudine e dalla convinzione che volerla adattare a ciò che è di uso e credenza comune sia cosa buona e giusta sottovalutando una importante forma di libertà che è la spontaneità quale naturale e autentica espressione dell’unicità di un uomo.
Noi dobbiamo riconoscere due categorie di artisti, cioè quelli che producono e quelli che interpretano, e convenire che non passa fra essi che questa differenza materiale.
Spesso mi tornano in mente cose che ho dimenticato negli anni. Ad esempio, l’altro giorno ho rivisto un mio duetto con Lionel Hampton, che serata. E quando mi ritrovai in un pianobar di via Veneto a Roma con Ella Fitzgerald e Oscar Peterson al pianoforte? Ero estasiato.
La musica è il sangue dell’anima e il ritmo ne è il cuore.
Vive nell’anima una domanda e la musica rivela il suo segreto più nascosto. Musica infinita ne è la melodia di quelle note scritte sull’anima, anima fragile, infinita nota tu musica, sei, tu nota musicale creata da un unica infinita anima! E, musica è!