Gaia Ghidelli – Musica
Ho imparato che è meglio ascoltare la musica, che ascoltare le persone.
Ho imparato che è meglio ascoltare la musica, che ascoltare le persone.
Talvolta mi piace vedere la storia del rock’n’roll come l’origine della tragedia greca. Immagino un gruppo di fedeli che danzavano e cantavano in piccoli spazi all’aperto. Poi un giorno dalla folla emerse una persona posseduta e cominciò a imitare un Dio.
Le donne sono belle e impossibili. Fino a vent’anni il mio sesso era la musica.
La voce inconfondibile, le espressioni del tuo viso, il modo in cui scrivevi di te e dell’amore, la tua delicatezza e sensibilità, la tua musica è qui con me e per sempre sarà vita. Se dovessi paragonare la tua voce a qualcosa la vedrei come una farfalla, che prima ed ora si posa sulle dite della mia mano e mi ricorda. Ama di me tutto quello che ti ho trasmesso in vita, io allora ascolto la tua musica e capisco che non esistono due mondi separati: la tua vita è rimasta qui.
Ho cercato un’emozione nella musica e mi ha regalato la pace nel cuore.
Le opere di Ludwig van Beethoven sono una riscossa di sensazioni ed emozioni, forti e movimentate.
Guardando in faccia il silenzio trovai la parole e mi accorsi che stavo già danzando…