Giovanni Gentile – Musica
Per me che resto qui in attesa di quel bagliore, che possa annullare la distanza che ce tra me e la musica.
Per me che resto qui in attesa di quel bagliore, che possa annullare la distanza che ce tra me e la musica.
Suonate con tutta la vostra anima e non come un uccello ben addestrato.
Maurizio Ortolani, colonna sonora della mia vita ha traslocato le sue note nell’arida terra, ma la sua melodia è in me. Ricordo che m’insegnò ad entrare nei componimenti, diceva di un brano che ti emoziona “Va ascoltato tre volte”. Tre è un numero ricorrente nella vostra religione e per me la musica è un culto. La prima volta devi prestare attenzione solo alla voce cercando d’esularla dalla musica che ascolterai la seconda volta comportandoti al contrario, la terza volta sentirai solo lo strumento che più t’illumina. Ancora oggi volteggio nella stanza buia sorridendo al flauto di Ian Anderson. È così che diverrà più d’un emozione, sarà un organo in più del tuo corpo… penso con le lacrime agli occhi quale possa essere il motivo che possa accompagnare il mio viaggio… piango perché troppo poca è una morte sola.
Se cambia la musica, cambieranno anche le istituzioni più importanti.
I bambini sono la musica innocente di un mondo ormai contaminato.
Solo un vero maestro può avere l’umiltà di restare un eterno allievo.
Se una canzone ti coinvolge più del dovuto non devi perderla, ascoltala ogni giorno, è un po’ come l’amore, se ti fa stare bene va curato e osannato in ogni frangente.