Rosa Coddura – Musica
La canzone è di chi la sa interpretare.
La canzone è di chi la sa interpretare.
Il fare musica è la possibilità di un arricchimento per la propria vita, per la propria personalità. Come ogni cosa bella contiene un valore, anche la musica lo possiede e ogni volta che la esprimiamo riaccade un avvenimento. Il luogo della musica è dove passa qualcosa d’altro, un di più: la ricchezza umana.
I libri o la musica in cui pensavamo si trovasse la bellezza ci tradiranno nel momento in cui finiremo di confidare in essi; non era là la bellezza, s’è soltanto manifestata attraverso quei mezzi, e quel che ne è emerso è stato un forte desiderio. Queste cose – la bellezza, la memoria del nostro passato – sono buone immagini di ciò che desideriamo davvero; ma se le confondiamo con quella cosa, ecco che si trasformeranno in idoli, facendo a pezzi il cuore di chi ne fa culto. Infatti non sono quella misteriosa cosa desiderata, sono soltanto il profumo di un fiore che non abbiamo trovato, l’eco di un motivo che non abbiamo udito, le notizie di un paese che non abbiamo ancora visitato mai.
La musica non si ascolta, la musica si sente con il cuore e con l’anima…
Oggi gli uomini sui quaranta sono come la musica: fermi negli anni ottanta.
Comunque sotto lo stesso cielo qualcuno come teprega perché non sia vero, quello che gli accade,nessuno lo capisce e a casa non sai quanto undiscorso lo ferisce, ma è così per tutti anche se nonvuoi, impari ad essere bastardo grazie ai tuoi,grazie ai professori più stronzi, agli amici che incontri,a quei momenti che non racconti,.
La musica che ascoltiamo è un riflesso del nostro stato d’animo, racconta a suon di note le gioie, i dolori, che in quel momento custodiamo segretamente nell’anima.