Francis Scott Fitzgerald – Musica
Siccome l’eta del jazz ha continuato a vivere nel tempo, a poco a poco è diventata una questione di gioventù. Così che la sua sopravvivenza si può paragonare ad una festa di bambini organizzata dai più anziani.
Siccome l’eta del jazz ha continuato a vivere nel tempo, a poco a poco è diventata una questione di gioventù. Così che la sua sopravvivenza si può paragonare ad una festa di bambini organizzata dai più anziani.
Grazie alla musica, la percezione del tempo diventa assolutamente relativa.
Guarda che di quello che haiNon te ne accorgi maiPassa il tempo e mi chiedo quando lo capirai.
Prendi uno come me, che suona il contrabbasso da quando aveva quattordici anni. Io ho seguito la sua evoluzione: da un semplice strumento pizzicato in due tempi alla completa libertà di musicisti come Stanley Clarke… Mi sono trovato in situazioni in cui i colleghi mi incitavano: sei libero; e io rispondevo: un momento, non so se voglio esserlo. Ho suonato con musicisti giovani che non conoscono che la libertà. Non sanno come si suona a tempo e quanto lo si può apprezzare… Eppure mi piace quello che oggi succede al basso. Alcuni dei giovani che suonano il contrabbasso come una chitarra sono fantastici. Ma io, adesso come prima, preferisco suonare a tempo: ritmo con un buon sound, che non potrà mai essere sostituito da qualcos’altro. È come il battito del cuore.
Se solo Mozart, Bach e Chopin sapessero che definisci l’House la, Techno e l’Hardcore musica, ti tirerebbero un pianoforte in testa.
La musica nasce da un’emozione e ne produce un’infinità.
Poi ti sento che impazzisci se ti parlo, sottovoce, senza luce, perché solo io lo so quanto ti piace, e poi dimmi che mi ami, e che stavolta no, non durerà solo fino a domani, resta qui con me perché son pazzo di te.