William “Count” Basie – Musica
Mi siedo solamente, ammicco gli occhi e suono.
Mi siedo solamente, ammicco gli occhi e suono.
Ho paura che la musica possa finire.
Vive nell’anima una domanda e la musica rivela il suo segreto più nascosto. Musica infinita ne è la melodia di quelle note scritte sull’anima, anima fragile, infinita nota tu musica, sei, tu nota musicale creata da un unica infinita anima! E, musica è!
Il jazz, se si vuole chiamarlo così, è un’espressione musicale; e questa musica è per me espressione degli ideali più alti. C’è dunque bisogno di fratellanza, e credo che con la fratellanza non ci sarebbe povertà. E con la fratellanza non ci sarebbe nemmeno la guerra.
È notorio, la vita è fatta anche di scienze esatte, si dice che la matematica non sia un’opinione e si riflette sulle nostre quotidianità con numeri semplici ed incontrovertibili. A volte questi compartimenti diventano troppo stagni e ci avvolgono fino a soffocarci. Già, è così. Avvilente nella sua infallibile precisione. Le note della musica, così precise e perfette, invece, sprigionano spazi illimitati, ricordi già vissuti e presenti, sogni che verranno. La musica non è affatto una scienza esatta e non è fatta di numeri, ma di sogni irripetibili, emozioni passate e future. È fantastica la musica, ci salva ogni qualvolta le sue “onde” si riversano su di noi e con grande stupore vediamo il mondo con occhi diversi da prima.
In questa vita ho capito una cosa che l’unica donna che non ti tradirà mai si chiama musica.
Musica è un’amica che ti conduce nel proprio mondo e chiude le porte a tutto il resto. Musica è sentire dentro.