Stefano Gentilini – Frasi d’Amore
E quando pensi ad una persona che non c’è, ti accorgi che durante la giornata ti manca, ma è mentre dormi che è sempre con te, poi ti svegli e ti accorgi che è ancora lì, ma lei non se ne accorge.
E quando pensi ad una persona che non c’è, ti accorgi che durante la giornata ti manca, ma è mentre dormi che è sempre con te, poi ti svegli e ti accorgi che è ancora lì, ma lei non se ne accorge.
Vorrei donarti la serenità, perché tu possa affrontare nella luce ogni ostacolo che la vita ti porrà davanti. E se tu dovessi cadere, io ti sosterrò perché non sarai mai un peso per me, ma il mio compagno di viaggio. Non temo le incomprensioni e i litigi, perché so che ci saranno anche gioia, risate e affetto. E anche se ora non ti sono accanto, la mia anima ti è vicina e ti sussurra che tutto per noi sarà possibile. Perché noi siamo magici e tu lo sai.
L’amore, quando non corrisposto, è il veleno con cui l’uomo, con il suo incedere, “regala” all’altro l’elemento della sua inconscia ma progressiva atrofia nel credere in questo sentimento.L’antidoto esiste; “aggiungere all’amore dato altro amore” dalla cui somma verrà generata quella collisione che fa generare nell’altro l’implosione della consapevolezza e della coscienza che genera umiliazione e pentimento, tormento.”Se all’amore aggiungi altro amore, anche se non corrisposto, accenderà prima o poi, nell’altro che non ama, quell’inconsapevole macchina generatrice di emozioni e tormenti dannati chiamata” anima “; ecco l’antidoto!”.
L’anima e il cuore meditano il brivido che corre sulla schiena quando ti penso e un emozione affiora tra i miei pensieri.
Non lasciare rumore, in un cuore, lascia l’amore.
Eravamo al mare, ricordo che tu eri di fronte a me e parlavi, parlavi, parlavi, non ricordo di cosa, perché d’improvviso, non riuscivo più a sentire le tue parole, guardavo solo le tue labbra, i loro movimenti, e non facevo altro che sognare i loro baci…
Smanioso, vorrei resuscitare portando con me la pelle, il mio sensibile vibrare, e quest’amore che cammina nelle file del silenzio, che si nutre di se stesso, un’anima soggiogata da occhi intransigenti, che non sapevano vedere, ed ora resto solo con quest’inutile traguardo a nutrirmi di ricordi, consumandomi la pelle.