Flavia Ricucci – Nemico
Sopra un muro di nebbia, in attesa del tuono, scaglio un lampo al nemico: che brutta faccia.
Sopra un muro di nebbia, in attesa del tuono, scaglio un lampo al nemico: che brutta faccia.
Dio ordinò il pastore. Lupus in fabula – disse – la pecora all’agnello.
Gli artefici del male circolano ovunque e sono maestri della sofferenza, hanno veleni sottili, nessuno li scorge fintantoché ne subisce i suoi effetti letali, la loro vera natura la si percepisce solo dopo essere caduti nel loro buonismo da teatro.
I valori si accrescono della considerazione dei ruoli svolti per il mantenimento delle strutture, qualunque esse siano.
Le linee curve delle montagne scrivono fine sullo spazio di un cielo cupo, dove croci, nell’inconscio dei sensi, segnano il destino degli appena nati, oppressi da un oscuro senso di colpa, che li accompagnerà oltre la vita.
Io la gente falsa, me la mangio a colazione la mattina, e se voglio ci faccio pure la scarpetta.
Programma politico: ridurre l’amore a sesso.