Anonimo – Palindromi
Amori delle belle di Roma.
Amori delle belle di Roma.
Vivi la vita, vivi le tue gioie, vivi i dolori ma vivi! Spesso il destino ci riserva ingiustizie, infelicità e momenti in cui desideriamo estranearci dal mondo, per rifuggiarci nei nostri sogni immagginare che diventino presto realtà… ma non possiamomo illuderci per sempre. Ma viviamo.
Su in alto nel Nord, nel paese chiamato Svitjod, c’è una roccia. È alta cento miglia, ed ha cento miglia di ampiezza alla base. Ogni mille anni un uccellino viene ad aguzzare il suo becco su questa roccia. Quando la roccia sarà del tutto corrosa, sarà trascorso un solo attimo dell’eternità.
Siché doncaSiché donca, tri cunchin furmen concacinc e tri ott San Giacúm e tri Tresenda.Ura de la fin… en s’è finit sü a Tei a fa la marenda!AlloraAllora, tre piccole conche fanno una concacinque e tre otto San Giacomo e tre TresendaAlla fine siamo finiti a Teglio a pranzo.
Vorrei poter volare in un mondo senza bugie e incomprensioni in un cielo limpido dove i sentimenti inondino ogni cosa senza limiti e paure.
Di fronte a te non ci sono migliori parole del silenzio.
Chiudo gli occhitentando invano di cancellarei miei pensieri…perché mi portano ripetutamente a tecome una macchia…