Anonimo – Palindromi
Irene Neri.
Irene Neri.
Amo i tuoi occhi così brillanti e vivi, quando si posano sui miei vivo il paradiso; amo le tue mani, il calore e l’odore della tua pelle, la tua voce, fare l’amore con te; eppure vivere con te è un inferno.Vorrei amarti, dirti tutte le cose che sento, aprirti il mio cuore, ma non posso. Sei freddo, sei prigioniero delle tue paure; ho paura anche io; i tuoi occhi implorano amore, ma le tue parole e i tuoi comportamenti mi tengono a distanza; perché? Non posso amarti se mi chiudi la porta, sono troppo fragile per amarti incondizionatamente. Non voglio più frequentarti, ho perso la serenità.Stavo così bene con te all’inizio… Dove sono finite tutte le risate, le tenerezze, i dialoghi fra noi? Amore mio, sei tanto brillante quanto emotivamente inibito.I tuoi occhi mi accendono, amore mio, avrei fatto l’amore con te per tutta la notte, sempre.Sei così complicato… Sai di avere un carattere difficile, vorresti bastare a te stesso, ma sai che non è possibile e sei combattuto anche tu; mi desidereresti, ma hai paura, non sai come fare.Ho provato a darti il mio amore, chissà se lo hai capito… Vorrei sapere tutto di te: il tuo passato, il tuo presente, i tuoi sogni; se solo mi aprissi il tuo cuore…Siamo stati così poco insieme, eppure ho pianto così tanto… Credo che se mi vedessi piangere cadresti nel panico. Accidenti, impara a gestire le emozioni, non fuggire da loro come stai facendo!Da quando mi sono innamorata non capisco più me stessa. Sei così ermetico… non sono riuscita a comprenderti. Cosa c’è di più avvilente e inaridente della confusione?Ho bisogno di Amore, occhi meravigliosi, addio.
Da Carmelo Bene, abbiamo appreso l’arte del disapprendere,dello sperpero dell’arte, della generosità autentica di chi è uscito dalla catena di montaggio. Dobbiamo a questo genio la lezionedi un arte che non consola, che non si arruffiana con il potere,che considera l’individuo non come facente parte di un socialecatalogato e omologato. Quando lo ascolti non sai cosa voglianodire quei testi. Il fatto è che nell’istante in cui Carmelo Benepronuncia una parola, in quell’istante, tu sai cosa vuol dire,un istante dopo: non lo sai più. Così il significato del testoè una cosa che percepisci, si, ma nella forma aereadi una sparizione. Lui diventa quelle parole e quelle parolenon sono più parole, ma voce. E suono che accadediventa ciò che accade, e dunque tutto… e il resto non è più niente.
Sapere oltrepassare il dolore e la mancanza, e come sapere volare… libero di andarsene a toccare ogni orizzonti… libero di volare dove c’è luce dove c’è spazio e colore per potere essere felice come un bambino.
Aeris confessi rebusque iure iudicatis xxx dies iusti sunto. Post deinde manus iniectio esto. In ius ducito.In caso di riconoscimento del debito in giudizio o di condanna pronunziata, vi saranno trenta giorni fissati dalla legge. Dopo tale termine abbia luogo la cattura del debitore. Venga condotto davanti al magistrato.
Impossibile non amare piùamore=doloredolore=paurapaura=crescitacrescita=animaanima=amoretutte le vie portano all’amore, se è stato amore tutto ritorna al punto di partenza.
La vita è quello che succede mentre tu stai facendo altri progetti.