Fabrizio De André – Paradiso & Inferno
Se tu penserai, se giudicheraida buon borgheseli condannerai a cinquemila anni più le spesema se capirai, se li cercherai fino in fondose non sono gigli son pur sempre figlivittime di questo mondo.
Se tu penserai, se giudicheraida buon borgheseli condannerai a cinquemila anni più le spesema se capirai, se li cercherai fino in fondose non sono gigli son pur sempre figlivittime di questo mondo.
Che bello! Vorrei che il tempo si fermasse per stare ancora un po’ in questo paradiso. Mare, sole, spiagge dorate, conchiglie bianche e tanta voglia di vivere.
L’inferno nell’anima, il paradiso nel cuore, è l’eterna lotta fra il bene e male che quotidianamente, si combatte e abbatte dentro me. Sono l’unico artefice e vittima del mio contrasto.
Vai in paradiso quando non hai peccato mortale, vai all’inferno quando hai peccato mortale.
Per ogni peccato c’è un peccatore fatto su misura.
Il paradiso forse è un po’ noioso e c’è così tanta imbottitura di piume di Serafini che è vietato fumare. Magari a volte gli angeli fumano e quando arriva l’arcangelo buttano via i mozziconi: ecco perché vedi le stelle cadenti.
Talvolta penso che il paradiso sia leggere continuamente, senza fine.