Karl Liebnecht – Paradiso & Inferno
Stiamo combattendo per le porte del paradiso.
Stiamo combattendo per le porte del paradiso.
Preferiamo un inferno reale che un paradiso immaginario.
Non so cosa sia un paradiso nel quale sono privato del diritto di preferire l’inferno.
É difficile scrivere un paradiso quando tutte le indicazioni superficiali indicano che si dovrebbe scrivere un’apocalisse. Risulta ovvio trovare abitanti per l’inferno o per il purgatorio.
Nessuno di noi si sveglierà un bel giorno in paradiso senza sapere come c’é arrivato.
Nessuno arriva in paradiso con gli occhi asciutti.
Non chiedere al buon Dio la via per il paradiso! Ti indicherà quella più difficile.
Nel paradiso non esiste il matrimonio; evidentemente per non turbare la serenità del luogo.
Il paradiso è là, dietro quella porta, ma ho perso la chiave. Forse ho solo dimenticato dove l’ho messa.
Il paradiso di un folle é l’inferno di un uomo sano.
In paradiso un angelo non é niente di particolare.
Quando i nostri progenitori furono cacciati dal paradiso, Adamo disse ad Eva: “Mia cara, viviamo in un età di transizione!”
Le porte dell’inferno e del paradiso sono vicine e identiche, verdi e bellissime.
Credere nella vita eterna rende accettabile la morte.
Aspira al Paradiso e lo avrai in terra. Aspira alla terra e non otterrai nulla.
Lasciarsi é tutto quello che sappiamo del paradiso, e tutto quello che ci serve dell’inferno.
Siamo vicini al paradiso tanto dal mare come dalla terra!