Shanti Deva – Paradiso & Inferno
Tutta la gioia del mondo nasce dal desiderio di gioia per gli altri, tutto il dolore dal desiderio di gioia per sé.
Tutta la gioia del mondo nasce dal desiderio di gioia per gli altri, tutto il dolore dal desiderio di gioia per sé.
Peccato che per andare in paradiso si debba salire sul carro funebre.
Dante ha sbagliato: non bisogna salire in paradiso, ma scendere all’inferno e aiutare le persone in difficoltà.
Come voi sapete, c’è gente che ha abbondanza e gente che soffre, e c’è chi ha un cuore grande e chi cuore non ne ha: ma tutti dobbiamo navigare in questo freddo mare fino all’approdo. Dopo si peseranno i pro e i contro e qualcuno stabilirà il peso delle nostre azioni. Dove non potrà arrivare la giustizia terrena, arriverà quella Divina! Ciao Cari Amici.
L’inferno esiste solo per chi ne ha paura.
In paradiso non ci può essere più amore di quello che ora sto provando per te.
Per alcuni di noi, per cui la vita è o bianca o nera, o tutto o niente, o dentro o fuori, senza mezze misure…l’essenza di ogni oggetto che possiamo possedere, dal più scontato al più raro, viene massimizzata, fondamentalmente privandosene. Perché solo la privazione aumenta il desiderio. E quando il desiderio è estremo, la sua percezione e intensità sono equivalenti a quelle di un orgasmo. Ebbene si. Bisogna fare l’amore. Fare l’amore con il cibo, con le proprie passioni, con la propria mente, con il proprio corpo, con il proprio uomo. E fare l’amore significa arrivare allo stremo delle energie fino a far male, a far mancare il respiro, a nauseare. Una sorta di masochismo paradossalmente rigeneratore, che si raggiunge solo rendendo esclusivo l’approccio con l’oggetto. L’abitudine è assuefazione che sminuisce il suo straordinario valore. Per questo bisogna fondamentalmente privarsene…