Antonella Rispoli – Paura & Coraggio
Potrei considerare la paura come mio compagno di vita: paura di sbagliare, paura di crescere, paura del futuro, semplicemente paura, paura di vivere.
Potrei considerare la paura come mio compagno di vita: paura di sbagliare, paura di crescere, paura del futuro, semplicemente paura, paura di vivere.
Capirò mai cosa voglio fare veramente nella mia vita? Quando ti passa un occasione d’oro tra le mani, l’occasione che aspettavi da tempo e che può cambiarti il futuro, l’occasione che sognavi e che invidi a tutti quelli che l’hanno avuta prima di te e che tu, ora, non puoi cogliere perché non hai avuto la pazienza di aspettare e ti sei buttato sul primo tram che passava per la paura di perdere il treno alla stazione… come reagire? Mollare tutto, lasciare la strada semplice per la difficile, oppure arrendersi? Cosa scegliere tra coraggio e coerenza? Ma, guardando dentro me stessa, quell’occasione che vorrei cogliere con tutte le mie forze, la desidero veramente? Voglio davvero mollare tutto e partire, oppure è solo un desiderio effimero, un capriccio dovuto alla paura di non aver imboccato abbastanza strade, anche se non mi avrebbero condotto da nessuna parte?
Salire gradualmente i gradini della nostra vita, i quali per anni vedevamo come una meta oscura, è sicuramente il miglior modo per apprezzare se stessi e la propria vita.
E poi a volte credi che basti far finta che un problema non ci sia perché sparisca. Come un bambino che non vuole ascoltare né vedere, ti tappi le orecchie e chiudi gli occhi, sperando che quando li aprirai lui sarà sparito magicamente. O, magari, credi di poter fare un patto silenzioso, un patto in cui lui si impegna a non darti troppa noia e tu a non far troppa finta che non ci sia. E funziona davvero qualche volta, anche per mesi e anni. Ma la verità è che faresti bene a sederti, prendere un grosso respiro e parlarci. Accompagnato da chi vuoi, dove vuoi, nel modo che preferisci. Però affrontalo, sempre. Il prima possibile. Prima che ritorni e diventi impossibile riuscirci a parlare.
È sotto l’effetto della paura che si compiono i gesti più inammissibili.
Bisogna trovare in noi quella forza di rialzarci anche dopo mille cadute. Mille ferite. Mille delusioni. Le regole della tristezza, della insicurezza, del non credere nelle nostre forze; possono cambiare. Sii, Possono cambiare. Se in qualche modo riusciamo ad aprire in noi quello spiraglio di luce chiamato “speranza”. Allora sii che le cadute non faranno più male, che i nuovi giorni saranno migliori!
Non ho paura di affrontare la vita, ne di combattere, ne di aggrapparmi alla speranza e al domani. Non ho paura di mostrare chi sono; “una donna che sogna”, che piange e gioisce quasi nello stesso momento. Una donna che crede al domani, e che ama nonostante tante delusioni, nonostante il cuore si sia spezzato ferito molte volte. Ama è amerà sempre.