Giuseppe Cugliandro – Paura & Coraggio
La peggior paura è non avere il coraggio di tentare.
La peggior paura è non avere il coraggio di tentare.
Il futuro è un rifugio sicuro per chi ha paura di vivere il presente.
Appena nati voliamo ma non lo sappiamo.Appena cresciamo ci insegnano che non possiamo volare e da adulti abbiamo paura di provare a volare.Ma se decidiamo di volare precipitiamo e allora scopriamo che non riusciremo mai a volare da soli.
Solo chi osa lascia il segno.
In passato avrei dovuto dire cose che non ho detto, avrei dovuto fare cose che non ho fatto, per paura, per timore, per fragilità, adesso sono cambiata, cresciuta, adesso dovrei evitare alle volte di parlare e di fare cose che non dovrei, evidentemente le vie di mezzo non sono il mio forte.
Lo spirito è un pendolo tra la resa e il coraggio.
La volgarità è il pretesto principe con cui i tromboni, di tutte le epoche, hanno cercato di tappar bocca alla satira. Si parva licet, anche del Boccaccio dicevano che era volgare e anche lui difendeva la sua arte, come me in questo momento. La verità è che la satira non è volgare, è esplicita. La satira usa come tecnica la riduzione al corporeo, alle esigenze fisiologiche primarie: mangiare, bere, urinare, defecare, scopare. Lo fa per sovvertire le gerarchie costituite. È il potere liberatorio della satira, secondo la tradizione millenaria che dalle sette dionisiache arriva fino al nostro Carnevale. Non esiste sacro senza profano. Il sacro senza profano diventa integralismo.