Carla Fracci – Personaggi famosi
I tram rappresentano per me tanti ricordi che mi portano al babbo mio.
I tram rappresentano per me tanti ricordi che mi portano al babbo mio.
Per perdere la testa, bisogna averne una.
Lo chiamano Alluvione. Quando parla sputa. A volte sputa anche quando non parla. A volte sputa anche quando pensa.
Sono felice perché faccio questo, però la sera quando vado a dormire, – mi spiace – io dormo triste, perché dico: ma come è possibile che avevo un rapporto diretto con Silvio Berlusconi che mi chiamava tutte le settimane per sapere come stavo? E adesso è sparito completamente. Ma perché? Chissà se in questo momento mi segue in televisione. […] Io mi auguro un giorno di ricevere questa telefonata perché ti assicuro è un dolore, un dispiacere. Non è questione di quattrini, ma chi se ne frega, io ho altri lavori. Il dispiacere è che si siano scordati di tutto quello che ho fatto in tutti questi anni.
Il linguaggio è una caratteristica tipica dell’uomo, come la stupidità del resto.
La prima prerogativa di un artista in qualsiasi medium è quella di rendersi ridicolo.
Anthony Trollope scriveva romanzi gigamentali, e li sfornava con sorprendente regolarità. Scriveva per due ore e mezzo tutte le mattine prima di recarsi al lavoro. Se allo scoccare delle due ore e mezzo, era a metà di una frase, la lasciava incompleta fino al mattino dopo. E quando gli accadeva di finire uno dei suoi pesi massimi di seicento pagine con ancora quindici minuti da trascorrere a tavolino, scriveva fine, metteva da parte il manoscritto e cominciava a lavorare a un nuovo libro.