Michelangelo Da Pisa – Poesia
Quando non comprendono ciò che scrivo, ho certezza di quel che provo.
Quando non comprendono ciò che scrivo, ho certezza di quel che provo.
Senza la poesia il poeta morirebbe prima di nascere!
Chi pratica indifferenza è sentimentalmente onnipotente.
Sarò anche strano, ma di un viaggio apprezzo maggiormente le soste inattese lungo il tragitto, le fermate improvvise, perché un dettaglio ti solletica la vista e la meta diventa quasi un dettaglio trascurabile.
Non riesco a nascondere nulla, sono un libro aperto, il problema è che la gente legge sempre meno.
Ci sono milioni di foto, in assoluta solitudine, che restano nascoste agli sguardi distratti e aspettano solo di essere scattate.
Il poeta vive nel mondo “reale”. Lo si teme perché mette l’uomo col naso nelle sue caccole. L’idealismo umano cede di fronte alla sua probità, alla sua inattualità (la vera attualità), al suo realismo che la gente considera pessimismo, al suo ordine che chiama anarchia. Il poeta è antiprotocollare. Si è creduto per molto tempo che fosse il capo del protocollo della inesattezza. Il giorno in cui il pubblico ha capito quello che era veramente, lo ha temuto.