Michele Gentile – Poesia
Lascio che sia sempre la poesia a decidere per me.
Lascio che sia sempre la poesia a decidere per me.
Dolce m’inebria il tuo soffio, poesia, in questo malinconico autunno, mi fai compagnia e la tua brezza mi accarezza leggiadra, si spalma sulla pelle e mi sussurra frasi innamorate e belle. Dolce è il tuo canto e dolce il tuo ristoro, accompagnami e seguimi fra note, incanti e stelle, amo il tuo sguardo e la tua velata allegria, amami sempre, o dolce poesia!
Pablo Neruda ha detto che il poeta quello che ha da dire, lo dice in poesia, perché non ha un altro modo di spiegarlo. Io, che faccio l’architetto, la morale non la predico: la disegno e la costruisco.
La poesia è un’immagine del cuore.
Solo perché scrivi citazioni e ti diletti a scrivere frasi non vuol dire che tu sia un poeta. Come quando dici di essere diverso: questo non vuol dire che tu lo sia.
Un illuso, un disadattato, un serio sognatore e operoso visionario. Un povero diavolo, un angelo senza cielo, un verde prato e mare in tempesta. Un fiore spezzato, una nuvola di passaggio, un faro in disuso e dimenticato. Tutto questo è il poeta.
Voglio prendermi un pezzo di questo mondo e tutte le promesse del vento.