Walter Vallese – Poesia
La poesia è nel silenzio, la comprensione è nel rumore assordante di due menti che vibrano all’unisono, mentre l’amore è la somma più grande delle sue parti.
La poesia è nel silenzio, la comprensione è nel rumore assordante di due menti che vibrano all’unisono, mentre l’amore è la somma più grande delle sue parti.
Chi ama la poesia ama se stesso.
La poesia, cos’è? Il pensiero è veloce, fugge rapidamente, si allontana, sbiadisce, si mescola con altri suoi simili, si contraddice, si supera, fa la giravolta, ritorna e quando pensi: “ecco, l’ho preso”… lui riparte, balla un po’ intorno a te, si libra nell’aria, lieve, per poi posarsi finalmente sulla pagina bianca… Chiudi gli occhi e riaprendoli, il miracolo si è compiuto: il tuo pensiero è diventato una poesia.
La mia poesia bisogna ch’io la tenga nascosta in fondo al cuore, per me, per piangere solo, per pregar solo, per disperare solo!
La poesia è registrazione rapidissima di momenti chiave della nostra esistenza. In ciò è pura, assoluta, non ha tempo di contaminarsi con nulla. Nemmeno con i nostri dubbi.
La poesia sorge laddove cuore e mente si incontrano.
Molti amano scrivere poesie, alcuni hanno l’anima del vero poeta, le poesie nascoste nel cassetto hanno ali e chiedono di volare. Se ci fermassimo al suo senso puramente letterale verrebbe fuori una parola quasi priva di significato, vuota, Tanto semplice da dire quanto difficile da trovare nella realtà. Ma il senso del silenzio non è solo uditivo. Il senso più profondo del silenzio è legato alla spiritualità che emana, alle sensazioni e alle emozioni che ci fa vivere. E se lo andiamo a guardare da questo punto di vista, allora troveremo tanti tipi di silenzio. Troveremo il silenzio che ci fa battere il cuore a 1000 e quello che ce lo spezza… il silenzio di uno sguardo, il silenzio di un dolore. Il silenzio di una lacrima. Il silenzio di una frase mai detta. Potrei stare qui ad elencarne centinaia e centinaia,. Ma non lo farò. Mi limiterò semplicemente a dire quello che più mi colpisce direttamente ed è il silenzio dell’incomprensibile. Il silenzio dell’inspiegabile, il silenzio dell’indefinibile. Cioè tutti quei silenzi che non troveranno mai una spiegazione nella nostra ragione e che ci accompagneranno per tutta la vita restando sempre come tali, restando “silenzi”.