Ingeborg Bachmann (Ruth Keller) – Poesia
Poesia come pane? Un pane che dovrebbe stridere fra i denti come sabbia, e risvegliare la fame piuttosto che placarla.
Poesia come pane? Un pane che dovrebbe stridere fra i denti come sabbia, e risvegliare la fame piuttosto che placarla.
[…] tuttavia non avevo mai udito nella mia vita una storia più bella e terribile; la storia della fine di un’era, del tramonto degli eroi…Triste, quindi, soprattutto per un cantore quale io sono, perché se gli eroi scompaiono anche i poeti muoiono non avendo più materia per il loro canto.
Scrivere poesie sarebbe per me come imprigionare i miei pensieri, collocarli dentro una struttura precostituita.Scrivere per me è liberare i pensieri, donar loro l’immortalità, seguendo uno schema tutto questo per me non avrebbe più un senso.
I poeti che sono la più matta genia da Teocrito in poi, albergarono nelle campagne la innocenza; forse per questo la maggiore parte delle nostre ninfe viene dalla patria degli idilli.
Non si prenda la poesia troppo sul serio, per così perdere l’emozione che ne deriva da essa.
L’arte è l’essenza dell’anima: la si trasmette a chi scrive, è come un’emozione che condividi con chi è capace di essere al tuo stesso passo attraverso le parole, e conduce a quello che sentiamo e proviamo. Il vero poeta è colui che emoziona, parlando con il cuore.
Le poesie sono sogni divenuti parole. Senza sogni non ci sono poesie.