Ornella Vinci – Poesia
Quando lo spirito poetico si scontra con la realtà diventa satira.
Quando lo spirito poetico si scontra con la realtà diventa satira.
Il poeta è condannato a vivere sempre in eterno in mezzo alle bellezze, perché la sua anima è plasmata di bello.
I popoli si immaginano di odiare la poesia ed essi sono tutti dei poeti e dei mistici.
Non c’è nessun vascello che, come un libro possa portarci in paesi lontani, né corsiere che superi al galoppo le pagine di una poesia. È questo un viaggio anche per il più povero, che non paga nulla, tanto semplice è la carrozza che trasporta l’anima umana.
Forse qualcuno pensa che noi che scriviamo vogliamo metterci in mostra, il nostro scrivere è un bisogno che a volte ci evita d’impazzire, è un peccato che vorremmo confessare, è un dolore che bisogna lenire, è una gioia che si deve condividere, è un momento per poter stare soli a pensare, chiudere gli occhi e sognare, cercare anche virtualmente di cambiar le cose, poi svegliarsi e continuare a vivere e a volte farsi male.
Il poeta arpeggia con le parole leggendo lo spartito dell’animo.
La poesia è nell’intenzione. Andare a capo è una bandiera.