Klara Erzsebet Bujtor – Poesia
Quando serena miro le stelle,fin che l’alba inghiotte la nottee in quel lungo silenzio quieto,fanno rumore i pensierinella mente.
Quando serena miro le stelle,fin che l’alba inghiotte la nottee in quel lungo silenzio quieto,fanno rumore i pensierinella mente.
Io sono soltanto un albero che cammina un animale che fiorisce una pietra che sorride e l’umile ranocchio che canta vicino al fiume canta anche vicino al mio petto.
Tristo l’uomo in cui più nulla rimanga del fanciullo.
La poesia è un velame di parole, che crea l’immagine di un sentimento.
Non so scrivere poesie. Allora scrivo emozioni, speranze, sogni.
Insisti con la poesia solo se ne senti l’urgenza da dentro, altrimenti rischi di fare solo della bella prosa.
Cantore grande è colui che canta i nostri silenzi.
Io sono soltanto un albero che cammina un animale che fiorisce una pietra che sorride e l’umile ranocchio che canta vicino al fiume canta anche vicino al mio petto.
Tristo l’uomo in cui più nulla rimanga del fanciullo.
La poesia è un velame di parole, che crea l’immagine di un sentimento.
Non so scrivere poesie. Allora scrivo emozioni, speranze, sogni.
Insisti con la poesia solo se ne senti l’urgenza da dentro, altrimenti rischi di fare solo della bella prosa.
Cantore grande è colui che canta i nostri silenzi.
Io sono soltanto un albero che cammina un animale che fiorisce una pietra che sorride e l’umile ranocchio che canta vicino al fiume canta anche vicino al mio petto.
Tristo l’uomo in cui più nulla rimanga del fanciullo.
La poesia è un velame di parole, che crea l’immagine di un sentimento.
Non so scrivere poesie. Allora scrivo emozioni, speranze, sogni.
Insisti con la poesia solo se ne senti l’urgenza da dentro, altrimenti rischi di fare solo della bella prosa.
Cantore grande è colui che canta i nostri silenzi.