Klara Erzsebet Bujtor – Poesia
Quando serena miro le stelle,fin che l’alba inghiotte la nottee in quel lungo silenzio quieto,fanno rumore i pensierinella mente.
Quando serena miro le stelle,fin che l’alba inghiotte la nottee in quel lungo silenzio quieto,fanno rumore i pensierinella mente.
Più facile di dare la colpa agli altri per i nostri insuccessi, invece cercare in se stessi per quale colpa non siamo felici, è più faticoso, ma ci rende superiori alle nostre debolezze…
Quando qualcuno tende la sua mano verso a te, la stringi col sorriso, non lo dimenticherà mai!
La musica è l’incontro di pittura e poesia che si fondono nella danza delle note.
Al giorno d’oggi un pessimo poeta è colui che imita la natura.
La sua poesia è arida come una mummia. E questa forse la ragione della sua resistenza nel tempo.
Volevo, come disse Montale, che la mia parola fosse più ardente di altre, la più ricercata, la più attesa. Ma non esiste la mia parola, come non vive quella di altri. I sentimenti che vi abbattono sono sempre stati li, inattaccabili, bastava solo una personalità capace di farli volare nel silenzio dell’animo. Parole che si inoltrano nel vespiro del cuore e si confondono nella toponimia della mente. Le medesime che scagliate come il Simun respirano, ma poi come represse dalla mente si memorizzano nell’illiceità. Questa è poesia.