Khaled Hosseini – Poesia
Non si possono contare le lune che brillano sui suoi tetti, né i mille splendidi soli che si nascondono dietro i suoi muri.
Non si possono contare le lune che brillano sui suoi tetti, né i mille splendidi soli che si nascondono dietro i suoi muri.
La poesia a volte diventa espressione artistica del grido dell’anima. È quel momento in cui il pianto sommerso, giunge sino a quelle pallide mani che impugnano quella stilo, ossia quella penna che rende lugubre ciò che, alla sua origine, era un candido foglio di carta.
La metafora è solo una bugia beffarda al servizio della verità.
La poesia non la cercare nella poesia, cercala ovunque.
Scrivo per celebrare l’amore e l’odio, la bellezza e il pathos. Scrivo per ritrovare la serenità perduta, la gioia di vivere e la poesia del mio animo. Scrivo per collezionismo, perché ho paura della morte, per esorcizzarla. Scrivo per me stesso, perché mai potrei farne a meno. Scrivo nella speranza (spesso vana) di essere scoperto da qualcuno che possa apprezzare e condividere.
Prima legge dell’aforisma: se un pensiero merita di essere scritto, merita di essere scritto bene.
Ascolto una musica che non c’èE vive dentro me;il giorno cresce nei miei pensiericon la notte che regna nei sogni.AscoltoI passi di un sonettoSeguendoli tra le rimeDi un cantoEI cui versi toccano il mio cuore.È una musicaCantataPer seguire più in profondità i tuoi sentimentiQuel sole che vive in me,al centro…nel cuore delle emozioni,ci sei tu!