Arturo Donadoni – Poesia
C’om’è bella questa frasecom’è vera la storia che raccontanon la conoscinon l’hai vissutama senti che ti appartiene.
C’om’è bella questa frasecom’è vera la storia che raccontanon la conoscinon l’hai vissutama senti che ti appartiene.
È forse poesia un sentimento, un colore, una nota? Per me poesia sei tu.
La mia verità non è la tua, la tua verità non è la sua, la sua verità non è la loro, la loro verità non è la nostra. Questa è la verità.
Il poeta è diventato pazzo. La musa non gli manda più che rime insensate… Maledizione!
Per tutti coloro che amano scrivere, e rifugiano nella scrittura ogni sensazione, emozione e ogni evento, arriva un momento in cui si sente il bisogno di scrivere qualche parola in meno e dirne qualcuna in più.
La poesia è il fiore della pianta pensiero, che a sua volta è un getto dell’anima.
Ci sono, infatti, due categorie di poeti. I più grandi, i rari, i veri maestri, compendiano in sé l’umanità; senza preoccuparsi di sé o delle proprie passioni, annullando la loro personalità per assorbirsi in quella degli altri, essi riproducono l’Universo, il quale si riflette nelle loro opere scintillante, vario, molteplice, come un cielo specchiantensi tutt’intero nel mare, con tutte le sue stelle e tutto il suo azzurro. Ce ne sono altri a cui basta gridare per essere armoniosi, piangere per commuovere, parlare di sé per durare eterni. Forse, facendo altrimenti, non si sarebbero potuti spingere più lontano, ma, in mancanza dell’ampiezza, hanno l’ardore e l’estro, tanto che se fossero nati con un altro temperamento, non avrebbero forse avuto nessun genio.