Wislawa Szymborska – Poesia
La poesia – Ma cos’è mai la poesia?Più d’una risposta incerta è stata già data in proposito. Ma io non lo so, non lo so e mi aggrappo a questo come alla salvezza di un corrimano.
La poesia – Ma cos’è mai la poesia?Più d’una risposta incerta è stata già data in proposito. Ma io non lo so, non lo so e mi aggrappo a questo come alla salvezza di un corrimano.
Dei nuovi poeti: è così raro che un uomo afferri se all’orizzonte sia una finestra d’ufficio a brillare, o se lì stia per sorgere un grande corpo celeste. (E quando quest’ultimo poi orbita in alto, essi riposano nelle loro alcove coperte, e rantolano, e sognano dei grassi zamponi delle segretarie; o che non hanno superato gli esami di maturità): per chi scrivono di fatto i poeti? Per l’unico loro simile su centomila? (Perché anche quei pochi su diecimila, che potrebbero semmai essere interessati, i contemporanei non li scoprono affatto, e sono fermi nel migliore dei casi a Stifter). – Noo!: io scrittore mai!
La poesia è come una stella cadente… in un momento un’emozione e un desiderio.
La poesia più bella nasce sempre dalle lacrime sincere di una grande delusione, anche quella che non viene scritta. La sofferenza strizza il cuore e il succo che ne viene fuori è arte.
Viviamo in un mondo sporco di troppa scrittura di scadente livello qualitativo, artistico, strutturale, di forma e di pensiero; il lettore viene massacrato dalla scrittura spazzatura. Il problema è che la poesia viene sepolta e nessuno la legge.
La poesia non la cercare nella poesia, cercala ovunque.
Non sono io che cerco la poesia, è lei che mi cerca, nuda nel buio, per essere vestita.