Daniela Bonomi – Poesia
Ho una vena poetica varicosa.
Ho una vena poetica varicosa.
Ci sono, infatti, due categorie di poeti. I più grandi, i rari, i veri maestri, compendiano in sé l’umanità; senza preoccuparsi di sé o delle proprie passioni, annullando la loro personalità per assorbirsi in quella degli altri, essi riproducono l’Universo, il quale si riflette nelle loro opere scintillante, vario, molteplice, come un cielo specchiantensi tutt’intero nel mare, con tutte le sue stelle e tutto il suo azzurro. Ce ne sono altri a cui basta gridare per essere armoniosi, piangere per commuovere, parlare di sé per durare eterni. Forse, facendo altrimenti, non si sarebbero potuti spingere più lontano, ma, in mancanza dell’ampiezza, hanno l’ardore e l’estro, tanto che se fossero nati con un altro temperamento, non avrebbero forse avuto nessun genio.
Giorno d’estate giorno fatto di niente,grappoli d’ozio danzan piano con me,il sole è un sogno d’oro ma evanescente,guardi un istante e non sai quasi se c’è.
Poesia: connubio indissolubile tra pensiero e cuore.
Mi fido dei dubbi, dell’incertezza del vento. Credo alla poesia quando mi racconta di un cuore senza orizzonti.
I poeti, gli scrittori sono gli scultori della vita…Al posto dello scalpello, usano penna e emozioni…
La differenza tra il filoso e lo scrittore: il primo non diffonde i suoi tratta principali alla collettività, il secondo viceversa vende le sue primizie.