Friedrich Wilhelm Nietzsche – Poesia
I poeti sono privi di pudore verso le loro esperienze interiori: le sfruttano.
I poeti sono privi di pudore verso le loro esperienze interiori: le sfruttano.
Il popolo onora l’oscurità come un’arte.
Dei nuovi poeti: è così raro che un uomo afferri se all’orizzonte sia una finestra d’ufficio a brillare, o se lì stia per sorgere un grande corpo celeste. (E quando quest’ultimo poi orbita in alto, essi riposano nelle loro alcove coperte, e rantolano, e sognano dei grassi zamponi delle segretarie; o che non hanno superato gli esami di maturità): per chi scrivono di fatto i poeti? Per l’unico loro simile su centomila? (Perché anche quei pochi su diecimila, che potrebbero semmai essere interessati, i contemporanei non li scoprono affatto, e sono fermi nel migliore dei casi a Stifter). – Noo!: io scrittore mai!
La poesia è una pittura che si muove e una musica che pensa.
Se l’uomo percepisce la verità in uno stato di coscienza, vedrà ovunque solo la miseria e l’assurdità della vita… e un grande disgusto lo assalirà.
Quanto più ci innalziamo, tanto più piccoli sembriamo a quelli che non possono volare.
Ci può essere più Amore nelle parole di una breve poesia, che in una vita intera.