Alfred Edward Housman – Poesia
Anche quando la poesia ha un significato, com’è di solito il caso, potrebbe essere sconsigliabile approfondirlo.
Anche quando la poesia ha un significato, com’è di solito il caso, potrebbe essere sconsigliabile approfondirlo.
La Poesia mi intercala in un inferno solo mio, da cui un eco mi chiama afferrandomi alla gola, ed io non so resistergli, una calamita che m’incolla, la mia eucarestia, il mio sincero Pane. Dannato per il troppo desiderio di scoprire i segreti che solo io so scovare. Donare a gli altri senza remore, con devozione, appassionatamente, febbrilmente. Seduttore di sintesi poetiche, bramo il rimescolar di note rimate, consumate, affusolate, mentre attendo a mani aperte la neve cadere giù. Erpici che scavano, martellandomi la mente, mi distruggono la linfa e resto dissanguato, ma le poesie vivono. La scrittura poetica è una lucente bellezza che sconfigge l’oscurità, riscattando il buio, squarciando la morte che non copre mai nessuna rima. Impasta il sole al sale creando un mare di sapori e di saperi, cambia i venti Priva di ipocrisia, è come il fiore del deserto che profuma la valle pur non essendoci nessuno ad odorare il suo immenso aroma. Umile, come il mare, che pur sapendo di essere il padrone del tempo e dello spazio, dona la sua maestosità e il suo infrangersi incessante a tutti. Fa pensare e fa penare, brucia le parole insensate, che gli uomini, a fiumi versano senza pesare. È un canto che in ogni luogo ed ora recita il rosario della vita. Senza una ragione, la poesia aggroviglia la materia, provocando burrasche di sentimenti; come il gracidare delle rane che per amore si sgolano notti intere. Lo stillare d’una pioggia che batte e leviga i cuori in tempesta, addolcisce le ferite, scavate lungo gli argini del tempo. Cosa sarebbe il mondo intero senza una leggera piuma di poesia? Sterile Madre Terra offende l’uomo che triste s’incammina su selciati senza sogni, giunge una poesia e tutto si colora. Voglio andare là, a riempire il vuoto lasciato dalla mancanza di poesia, frantumando i tanti solitari vagabondi, e portare il canto dove non c’è parola vera.
Lo scopo della poesia è quello di ripristinare il silenzio, la capacità di tacere.
Il mio miglior pregio è il tuo peggior difetto.
Una storia di fatti particolari è uno specchio che oscura e distorce ciò che potrebbe essere bello; la poesia è uno specchio che rende bello ciò che è distorto.
Molti amano scrivere poesie, alcuni hanno l’anima del vero poeta, le poesie nascoste nel cassetto hanno ali e chiedono di volare. Se ci fermassimo al suo senso puramente letterale verrebbe fuori una parola quasi priva di significato, vuota, Tanto semplice da dire quanto difficile da trovare nella realtà. Ma il senso del silenzio non è solo uditivo. Il senso più profondo del silenzio è legato alla spiritualità che emana, alle sensazioni e alle emozioni che ci fa vivere. E se lo andiamo a guardare da questo punto di vista, allora troveremo tanti tipi di silenzio. Troveremo il silenzio che ci fa battere il cuore a 1000 e quello che ce lo spezza… il silenzio di uno sguardo, il silenzio di un dolore. Il silenzio di una lacrima. Il silenzio di una frase mai detta. Potrei stare qui ad elencarne centinaia e centinaia,. Ma non lo farò. Mi limiterò semplicemente a dire quello che più mi colpisce direttamente ed è il silenzio dell’incomprensibile. Il silenzio dell’inspiegabile, il silenzio dell’indefinibile. Cioè tutti quei silenzi che non troveranno mai una spiegazione nella nostra ragione e che ci accompagneranno per tutta la vita restando sempre come tali, restando “silenzi”.
Scrivo per celebrare l’amore e l’odio, la bellezza e il pathos. Scrivo per ritrovare la serenità perduta, la gioia di vivere e la poesia del mio animo. Scrivo per collezionismo, perché ho paura della morte, per esorcizzarla. Scrivo per me stesso, perché mai potrei farne a meno. Scrivo nella speranza (spesso vana) di essere scoperto da qualcuno che possa apprezzare e condividere.