Giorgio Napolitano – Politica
L’unità nazionale è il bene primario da tutelare e consolidare.
L’unità nazionale è il bene primario da tutelare e consolidare.
Berlusconi appare improvvisamente per quello che è: un vecchio arnese, incapace di pensare il futuro e ossessivamente legato ai suoi vecchi rancori. Odia sempre le stesse cose e le stesse persone, odia l’informazione libera ed i liberi giornalisti e neanche la morte, come nel caso di Biagi e Montanelli, placa il suo odio. Odia Di Pietro, colpevole di aver contribuito a cancellare per sempre quel sistema di corruzione politica e di connivenze politico-economiche al quale Berlusconi imprenditore deve tutto. Odia la magistratura o chiunque metta il naso nei suoi affari. Un uomo così non è in grado di offrire al Paese nessun futuro, può soltanto trascinarlo in queste sue senili ossessioni.
Forse il nuovo governo ha permesso di aggiungere un secondo cognome al primo perché sta pensando di introdurre una tassa anche sui cognomi, più ne hai e più lo stato incassa.
Uno dei modi per rendere migliori noi ed il paese è osservare i comportamenti dei politici e fare il contrario di quello che fanno loro.
Il potere dell’arroganza politica non può niente contro la forza della folla.
Chi l’ha capito è diventato liberale solo se ricco.
Ogni volta che si aiuta chi non merita si ruba a chi ha veramente bisogno. Ogni volta che si tutela chi non merita si offende una persona per bene. Ogni volta che non si condanna chi ha sbagliato si offende una vittima. Ogni volta che si condanna ingiustamente qualcuno si è complici di un delinquente.