Marcello Marchesi – Politica
Ho fatto l’amore dappertutto meno che in una cabina elettorale. Là ho preso solo delle fregature.
Ho fatto l’amore dappertutto meno che in una cabina elettorale. Là ho preso solo delle fregature.
I clandestini tentano di emigrare con i barconi quando il mare lo permette, gli uccelli con la loro stagione, i giovani lo fanno appena hanno una speranza, c’è però una emigrazione che non conosce ne stagioni ne regole e che nessuno ferma, quella dei magistrati verso la politica.
Oggi il linguaggio politico italiano si è molto complicato, tecnicizzato, intellettualizzato, e credo che tenda a saldarsi in un arco che comprende cattolici e marxisti più a non dire che a dire il linguaggio “obiettivo” del telegiornale, quando riassume i discorsi dei leaders politici: tutti ridotti a minime variazioni della stessa combinazione di termini anodini, incolori e insapori. Insomma, il vocabolo semanticamente più povero viene sempre preferito a quello semanticamente più pregnante.
La critica è indulgente coi corvi e si accanisce con le colombe.
Dateci amministratori competenti, dateci una giustizia giusta, dateci buone leggi; rispettatele e fatele rispettare. Dateci il buon esempio, ed avrete cittadini onesti.
Io non sono comunista perché non me lo posso permettere.
Ci sono “difese” che un avvocato onesto non dovrebbe neppure prendere in considerazione, purtroppo sono la maggior parte.