Alexandre Cuissardes – Politica
Ai politici il patrimonio culturale del paese interessa solo a parole, nei fatti è il “patrimonio elettorale” che li interessa.
Ai politici il patrimonio culturale del paese interessa solo a parole, nei fatti è il “patrimonio elettorale” che li interessa.
Le sentenze diventano spesso una opinione. A quella del magistrato che ti ritiene innocente si contrappone quella del magistrato che non accetta e si oppone, sei un nome ed una data su una agenda, sei la palla di una partita, prima o poi in una porta finirai, ma a fine partita sarai sicuramente quello che ha preso più pedate.
I morti che servono sono quelli che una parte politica può rinfacciare all’altra parte, quelli dei quali debbono vergognarsi tutti vengono ignorati.
Chiedere informazioni sull’andamento politico odierno è cosa giusta, domandare agli esperti è cosa logica, ma il godimento delle risposte è una cosa fantastica.
La parola tumore inizia sempre con la “t” prosegue con la “s” di speranza ma finisce spesso con la “e” di estrema unzione.
La crisi e la depressione,stanchedi essere citate sempre a sproposito,di prendersi la colpaper ogni cosa che succedehanno deciso di darsi fuoco per protesta.
Ulula il vento ed infuria la tempesta. In questa situazione, nel recente passato, chi era al timone della malconcia navicella Italia, per salvare il salvabile, ha adottato delle misure cautelative alquanto opinabili. Piccole imprese, artigiani, ceto medio e la larga base dei lavoratori sono stati colpiti pesantemente dalla mannaia salva Italia. I grandi patrimoni sono stati “sapientemente” risparmiati e protetti. Le banche sono state “generosamente” aiutate. Questa strategia, darsi la zappa sui piedi, ha ovviamente prodotto i suoi frutti avvelenati e funesti. Adesso, che siamo chiamati ad esprimere il nostro voto alle urne, il responso dovrebbe essere univoco. Un passo falso e potremmo trovarci alla mercè della potente nazione tedesca.