Alexandre Cuissardes – Politica
A volte viene il dubbio che il problema del paese non siano i politici ma gli elettori.
A volte viene il dubbio che il problema del paese non siano i politici ma gli elettori.
Ci sono giorni in cui mi sento soddisfatto di ciò che ho fatto, poi ci rifletto un attimo e mi rendo conto di avere fatto le stesse cose che faccio quando non sono soddisfatto di ciò che ho fatto.
Ormai è appurato che Berlusconi non può eliminare Bersani e Bersani non può eliminare Berlusconi. Hanno trovato la soluzione, ognuno cercherà di eliminare gli elettori (i credenti) dell’altro.
I grilllini vorrebbero formare le commissioni permanenti. La presidente della Camera, Boldrini sembra essere d’accordo ad iniziare, il presidente grasso sembra voglia aspettare la formazione del governo. Sono già entrati nella parte, benvenuti, anzi benandati.
Questi giorni sono rimasto ad osservare. Avrei preferito non farlo. L’unica cosa che sono riuscito a vedere è il niente che avanza inesorabile inghiottendo al suo interno tutto ciò che incontra lungo la via. Il niente che assorbe l’intelligenza, la speranza, il senso di comunità. Presidenti della Repubblica che sono stati riconfermati come ultima spiaggia per poter risollevare il paese dalle macerie che loro stessi hanno contribuito a generare. Comici che si spacciano per politici e che chiamano le masse alla “marcia su roma” per poi (dopo aver visto che erano 4 gatti come da lui stesso pronosticato) non presentarsi. Casi umani disperati, che tentano di uccidere altri esseri umani, essere giustificati ed essere presi ad esempio come risultato della mala-politica. Il niente culturale, politico, sociale e morale determinato dal qualunquismo e dai benpensanti dell’informazione che sempre più è diventata formazione. L’occupazione della rete da parte di chi crede che internet sia “cosa” loro con la sistematica denigrazione dell’opinione altrui. Eppure credo e voglio credere che anche in questa notte vedremo spuntare la luna dal monte che ci rischiarerà il cammino.
Avremo una campionessa olimpionica in meno, qualche giornalista in meno, qualche magistrato in meno e troppi politici, o meglio troppi ambiziosi in più. Se almeno Valentina Vezzali usasse il fioretto in parlamento…
Se il mondo è progredito non è certo grazie ai politici ma grazie agli studiosi… io sono una studentessa Berlusconi un politico… quindi è più probabile che lo migliori io il mondo di lui.