Alexandre Cuissardes – Politica
C’è chi, con la refurtiva dell’ultimo furto in mano, grida al ladro, al ladro, a quello che scappa davanti a lui con altra refurtiva in mano. Arriveranno a rubarsi anche il già rubato, o lo fanno già?
C’è chi, con la refurtiva dell’ultimo furto in mano, grida al ladro, al ladro, a quello che scappa davanti a lui con altra refurtiva in mano. Arriveranno a rubarsi anche il già rubato, o lo fanno già?
Il motto di molti politici è: intanto facciamoci re, di cosa lo vedremo poi.
Pensavo foste 50 mila, invece siete cinque stronzi.
Un tempo i monarchi erano tali per volontà della divinità, ora sono tali per volere della stupidità, il che è praticamente la stessa cosa.
Molti servitori dello stato servono se stessi ed i potenti, non lo stato. Il popolo invece serve i servitori dello stato ed al momento delle elezioni serve ai potenti, per il resto non serve a un cazzo, anzi no, serve a servire.
Ormai dobbiamo prendere atto che in alto non esistono colpevoli, tutte le colpe sono soltanto della colpa, che ha deciso di esistere.
Quando c’è tanta rabbia nella gente il primo che addita qualcuno ha già trovato il colpevole di turno, e mille colpe da addossargli, che siano l’età, la faccia, la voce, le dicerie o i sospetti, tutto, oppure niente. Del resto per fare un nuovo capopopolo ci vuole un perdente.