Alessia Porta – Politica
In certe circostanze la Politica Italiana non può che chinare il capo, e fare un mea culpa, mi sa che è giunto proprio il momento.
In certe circostanze la Politica Italiana non può che chinare il capo, e fare un mea culpa, mi sa che è giunto proprio il momento.
Alcuni ministri giapponesi, nel tempo, si sono suicidati, l’ultimo, sembra per una presunta relazione extraconiugale, in italia invece sono i cittadini a suicidarsi invece di qualche politico. Sarà altruismo, chissà.
La politica è nociva alla società, perché tende sempre più, a fare gli interessi individuali di chi se ne occupa, piuttosto di quelli della gente.
Il comunismo non è altro che l’intellettuale moderno al potere, convinto di saper convertire in realtà il mito che il suo cervello, sradicato dalla realtà, ha concepito in un mondo di cui egli è il solo autore.
La segretezza è la condizione essenziale per gli affari dello stato.
La rivoluzione è un battito estremo che parte dall’interno, un’esasperazione che ti mantiene sveglio nelle notti stellate, rimbomba nelle vene anche quando piove, ti arde sulla pelle, non lascia scampo a pensieri pacati. La rivoluzione chiede la tua vita e devi solo chiederti se sei disposto a concederla. La rivoluzione non siederà al tuo fianco in salotto, non ti aspetterà sulla soglia; la rivoluzione è femmina e come ogni donna, quando non si sente amata, fugge via.
Merita di governare solo chi con le proprie idee, porta innovazione e sviluppo ad un paese, benessere e longevità, pace e serenità. Chi invece promette tutto questo, e poi sottrae ricchezza con l’inganno, merita solo di subire anch’egli lo stesso danno.