Nino Lo Iacono – Politica
Una volta vinta la battaglia elettorale un buon sindaco, per vincere la guerra, deve continuare a lottare contro le diffidenze, le maldicenze, i pregiudizi, le inefficienze e l’apparato burocratico.
Una volta vinta la battaglia elettorale un buon sindaco, per vincere la guerra, deve continuare a lottare contro le diffidenze, le maldicenze, i pregiudizi, le inefficienze e l’apparato burocratico.
Dietro la fine di un potente spesso non c’è, come appare, una sollevazione popolare, ma la mano di un altro potente.
Basta! Ci sono troppi affaristi in politica.
La scuola morattiana rischia di essere, per quelle persone che sono i bambini, una lunghissima anticamera davanti alla porta del capufficio. Una precocissima, spietata selezione del personale.
Un comunista è un uomo che non possiede nulla, ma è disposto a dividerlo con gli altri.
L’ostinazione delle autorità costituite cresce di pari passo con la violenza e la stravaganza degli oppositori, e danno tutta la colpa alla follia e agli sbagli che loro stesse hanno provocato o aggravato.
Io non sono comunista perché non me lo posso permettere.